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sabato 5 marzo 2016

LE RELAZIONI PERICOLOSE




TITOLO: LE RELAZIONI PERICOLOSE

AUTORE: P.-A.-F- Choderlos De Laclos

CASA EDITRICE: Feltrinelli

N. PAGINE: 373

VALUTAZIONE: 4



Consigliato a chi ha voglia di leggere un classico raccontato  in forma epistolare in cui la società francese, del Settecento, si mostra al suo peggio!”.

TRAMA:Romanzo epistolare lucido e amaro, altamente drammatico, implacabile atto d'accusa contro i costumi della nobiltà cortigiana, il libro suscitò grande scandalo nella Francia del XVIII secolo. Laclos presenta il quadro realistico di una società moralmente dissoluta e crudele attraverso gli intrighi intessuti da due libertini senza scrupoli - un visconte e una marchesa - per giungere, attraverso il raggiro e senza la minima cura per l'altrui rovina, all'autentico possesso, fisico e morale, di altri esseri gravitanti attorno al loro mondo.


RECENSIONE:“Le relazioni pericolose” è stato pubblicato per la prima volta nel 1782 e se il libro può far ancora scandalizzare, mi posso immaginare cosa può aver suscitato al tempo della sua prima edizione. Il libro, infatti, fu bandito e messo sotto accusa. Ambientato a Parigi, nel tempo coevo alla sua pubblicazione (in un 17.. non specificato), il romanzo ci racconta di come non c’è niente di più pericoloso, di una donna rancorosa in cerca di vendetta. Due sono i burattinai e molte le loro marionette. Tutto nasce dalla sete di vendetta della Marchesa di Merteuil che per vendicarsi di un ex amante, decide di chiedere la collaborazione del libertino Visconte di Valmont. Per vendicarsi, il piano è tessuto intorno ad una tela che implicata la presenza di molte persone, che loro malgrado, si ritroveranno coinvolte in un giro di relazioni pericolose. Tra loro spicca l’ingenua Cécile, quindicenne appena uscita dal convento, il cavalier Danceny, innamorato inesperto e la pura presidentessa di Tourvel. Il libro è una raccolta epistolare che coinvolge la corrispondenza tra i nostri personaggi. Dubbia è la provenienza di queste lettere, l’editore ne vede difficilmente possibile la veridicità. Lo stile dell’autore non ti permette di “entrare” nel romanzo ma ti fa vivere qualcosa d’insolito. Il lettore diventa lo spettatore di questo teatrino, in cui i burattinai manovrano le loro marionette e gli fanno fare quello che vogliono.  Laclos è davvero molto critico nei confronti della sua società. I suoi due burattinai sono meschini, insensibili, rancorosi e privi di emozioni pure. Non si fermeranno davanti a niente e nessuno, neanche all’ingenuità di una ragazzina il cui unico torto è stato quello di fidarsi delle persone sbagliate. Un libro che non può lasciare indifferenti, in cui gli intrighi, le bugie e le cattiverie ci mostrano una società francese dissoluta e peccaminosa. L’unico ostacolo possono essere le 175 lettere che ci sono da leggere per arrivare alla fine. Ho visto anche il film, dove ho potuto apprezzare una Close Glenn e un John Malkovich davvero impeccabili, nei ruoli dei due protagonisti. Lo consiglio vivamente! Buona lettura. 

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