Ogni genere è contraddistinto da un colore, in modo da poterli riconoscere più facilmente. Se vi piace un libro in particolare, controllatene anche l'autore, potreste trovare altre opere interessanti!!!

Wilde Oscar





TITOLO: L’IMPORTANZA DI CHIAMARSI ERNESTO

AUTORE: Oscar Wilde

CASA EDITRICE:Bur

N. PAGINE: 208

VALUTAZIONE: 4/5



Consigliato a chi ha voglia di leggere una commedia davvero divertente e ironica che si legge velocemente. Un Wilde davvero contemporaneo”.

TRAMA:Salutata al suo apparire dalla perplessità di critici e letterati, L'importanza di chiamarsi Ernesto – dopo un secolo di felicissima e intensa vita sui palcoscenici di tutto il mondo – e ormai universalmente riconosciuta come un geniale, straordinario e rigorosissimo "nonsense", che anticipa tutte le più moderne risultanze del teatro dell'assurdo. Questa commedia fu scritta tra il 1894 e il 1895, in quel momento della vita di Wilde che precede la sua rovina, alla vigilia del processo che lo condurrà in carcere, e al quale egli va incontro testardamente e ciecamente, in una sorta di furia autodistruttiva. Wilde scrive in quest'opera le sue pagine più disincantate e fresche, più spensierate e felici.

RECENSIONE:Oscar Wilde per me è uno scrittore senza tempo. Il suo stile è così contemporaneo che è difficile considerarlo un autore del XIX secolo. "L'importanza di chiamarsi Ernesto" è una commedia teatrale, suddivisa in tre atti. I personaggi sono pochi, simpatici ed ironici. Un'opera scritta così bene, al punto tale da permettermi di "vivere" una commedia in poltrona. Durante la lettura è come se i personaggi si fossero materializzati davanti a me. La sua brevità non ha intaccato il racconto; una scrittura brillante ed ironica che mi ha fatto ridere e sorridere per l'intera opera. Amore, simpatia, equivoci, provocazioni e tanto stile "Wilde" mi hanno fatto capire perché è importante chiamarsi.. Ernesto. Vi lascio con questa frase:

"A dire il vero, a me non piacciono i fidanzamenti lunghi: danno ai fidanzato la possibilità di conoscere il carattere dell'altro prima di essersi sposati, e questo non è mai prudente".





TITOLO: IL FANTASMA DI CANTERVILLE E ALTRI 
RACCONTI 

AUTORE: Oscar Wilde

CASA EDITRICE: Giunti

N. PAGINE: 144

VALUTAZIONE: 4/5



Consigliato a chi ha voglia di leggere dei racconti brevi, con lo stile inconfondibile di Wilde”.

TRAMA:Un ministro americano, Hiram B. Otis, si trasferisce in Inghilterra insieme alla famiglia, andando ad abitare nel castello di Canterville, anche sapendo che questo castello è infestato da un vecchio fantasma, l'antico proprietario, Sir Simon di Canterville, che uccise la moglie Lady Eleonore di Canterville e poi si dice scomparve nel nulla. Gli Otis non sono per nulla spaventati e al contrario di come si aspettava il fantasma, rispondono in modo ironico a ogni tentativo fallito del fantasma e gli parlano tranquillamente, prendendolo in giro. Infine, la famiglia Otis inizia ad avere un certo rapporto con lo spettro, il quale è ormai caduto in depressione perché non riesce a far spaventare più nessuno.

RECENSIONE:Non sono un'amante dei racconti, ma questa piccola raccolta mi ha proprio conquistata. I racconti sono quattro e tranne il secondo (La sfinge senza segreti) che mi è piaciuto un pò meno, gli altri sono dei capolavori in "miniatura". Lo stile do Wilde è sorprendente per il tempo. I racconti come dicevo sono brevi ma d'impatto. Troviamo tracce di ironia, una particolare attenzione alla società (bellissimo il confronto fra lo stile inglese ed americano), l'ingenuità di alcuni e la furbizia di altri. Rispetto ad altri scrittori dell'Ottocento, Wilde riesce proprio bene ad integrarsi con lo stile moderno, potrebbe tranquillamente confondersi con scrittori più contemporanei. Pensare che la raccolta è del 1891 mi fa uno strano effetto. Il titolo della versione originale è "Lord Arthur Savile's crime and other stories" probabilmente nella versione italiana è stato scelto questo perché più intrigante. Si legge in poco tempo, scorre velocemente ma lascia qualcosa, almeno a me ha lasciato un sorriso.

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