TITOLO: IL
SENTIERO DEI PROFUMI
AUTORE: Cristina
Caboni
CASA
EDITRICE: Garzanti
N.
PAGINE: 392
VALUTAZIONE:
4/5
“Consigliato a chi ha voglia di
leggere un bel libro, che vi farà
provare anche emozioni olfattive… un libro romantico che ha dentro di se molto
insegnamenti”.
TRAMA:Elena
non si fida di nessuno. Ha perso ogni certezza e non crede più nell'amore. Solo
quando crea i suoi profumi riesce ad allontanare tutte le insicurezze. I
profumi sono il suo sentiero verso il cuore delle persone. Dal giorno in cui la
madre se n'è andata via, abbandonandola quando era solo una ragazzina in cerca
di affetto e carezze. Da allora ha potuto contare solo su sé stessa. Da allora
ha chiuso le porte delle sue emozioni. Adesso che ha ventisei anni il destino
continua a metterla alla prova, ma il suo dono speciale le indica la strada da
seguire. Una strada che la porta a Parigi, la capitale del profumo, dove le
fragranze si preparano ancora secondo un'arte antica. Le sue creazioni in poco
tempo conquistano tutti.
RECENSIONE:"Il
sentiero dei profumi" è un libro che si potrebbe definire sensoriale;
oltre alla vista serve anche l'olfatto per apprezzare, fino in fondo, le
delizie dei profumi descritti nel testo. Elena è una profumiera fiorentina, un
mestiere il suo che nella sua famiglia è tramandato di generazione in
generazione. Elena dopo la brutta fine di un rapporto decide, grazie
all'aiuto dell'amica Monique, di trasferirsi a Parigi. A Parigi, la protagonista
cerca un nuovo "sentiero" per ricominciare e ritrovarsi. Il suo
difficile passato non l'abbandona mai e aleggia sempre sulla sua vita. La
scrittrice Cristina Caboni è un'apicoltrice, grazie al suo lavoro è sempre
circondata da piante e fiori e ovviamente dal loro profumo e in questo romanzo
si sente proprio la sua passione per i profumi e la sua capacità di
trasmetterla agli altri (mi sono ritrovata a cercare alcuni dei profumi
descritti). Il libro l'ho letteralmente divorato, è piacevole e scorre bene. Ogni
capitolo inizia con la descrizione di un profumo e delle sue caratteristiche. L'unico
appunto potrebbe essere quello che, la scrittrice si è dilungata molto su
alcuni particolari a volte superflui per poi "tirare via" sul finale.
Ho letto anche "Il linguaggio segreto dei fiori", ma questo l'ho
apprezzato molto di più. Vi lascio con questa frase:
"Non si preoccupi, ma
chère, la vita propone, Dio dispone, noi però abbiamo l'ultima parola su
tutto".
TITOLO: LA
CUSTODE DEL MIELE E DELLE API
AUTORE: Cristina
Caboni
CASA
EDITRICE: Garzanti
N.
PAGINE: 328
VALUTAZIONE: 4
“Consigliato a chi ha voglia di
leggere un buon libro, ideale per
il pubblico femminile, un po’ più impegnativo di una letteratura rosa ma
comunque piacevole”.
TRAMA: Angelica non è mai
riuscita a mettere radici. Non ha mai voluto legarsi a niente e nessuno, sempre
pronta a fuggire da tutto per paura. C'è un unico posto dove si sente a casa,
ed è tra le sue api. Avvolta dal quieto vibrare delle loro ali e dal profumo intenso
del miele che cola dalle arnie, Angelica sa di essere protetta e amata. È
un'apicultrice itinerante e il miele è la sola voce con cui riesce a far
parlare le sue emozioni. Perché il miele di lavanda può calmare un animo in
tempesta e quello di acacia può far ritrovare il sorriso. E Angelica sa sempre
trovare quello giusto per tutti, è il suo dono speciale. A insegnarglielo è
stata Margherita, la donna che le ha fatto da madre durante l'infanzia, quando
viveva su un'isola spazzata dal vento al largo della Sardegna. Dopo essere
stata portata via da lì, Angelica ha chiuso il suo cuore e non è più riuscita a
fermarsi a lungo in nessun luogo. Ma adesso il destino ha deciso di darle
un'altra possibilità. C'è un'eredità che la aspetta là dove tutto è cominciato,
su quell'isola dove è stata felice. C'è una casa che sorge fra le rose più
profumate, un albero che nasconde un segreto prezioso e un compito da portare a
termine. E c'è solo una persona che può aiutarla: Nicola.
RECENSIONE:Dopo
“Il sentiero dei profumi”, Cristina Caboni torna con un nuovo romanzo. Se già
nell’altro si poteva notare l’amore per i profumi e la natura, in questo l’autrice
da proprio il meglio di se. La Caboni vive in Sardegna e si occupa dell’azienda
apistica di famiglia. Leggendo le sue pagine si percepisce l’amore dell’autrice
per la sua terra e per il suo lavoro che si potrebbe benissimo definire la sua
passione. La sua protagonista, Angelica, è, infatti, sarda e si occupa di api,
ma non lo fa come molti, lei è una custode, una dote di famiglia che si
tramanda da generazioni. Lontana ormai da molti anni dalle sue origini, Angelica
viene “richiamata” dalla sua terra e dalla sua infanzia. Ad attenderla, oltre
alle nuove responsabilità, ci sarà Nicola, suo primo amore, ritornato anche lui
“in patria” per riacquisire un po’ di umanità persa per strada. La Caboni ci trasporta
in una piccola realtà sarda, in cui il passato non si dimentica, in cui nelle
difficoltà ci si unisce e che ci insegna che non tutto il male viene per
nuocere. Descrittiva come poche altre, riesce a portarci in quei patri, in quei
boschi, davanti quel mare. Ogni capitolo inizia con una tipologia di miele
diverso, accompagnato dall’aiuto che può dare, ad esempio il miele d’erba medica
è ideale per il buonumore e la giovialità. Non così scontato, molto attuale e
con un pizzico di magia che non guasta, questo romanzo è sicuramente una conferma
per l’autrice che si “adagia” in quel genere che sta fra la letteratura rosa e
il romanzo. Lo consiglio principalmente ad un pubblico femminile, ricordando
che è un romanzo molto piacevole, anche se ha un inizio un po’ lento.
Vi lascio con questa frase:
“Le piaceva la vecchiaia,
era il modo migliore che Dio aveva di rimettere tutti allo stesso livello. Non si
salvava nessuno, e questo la soddisfaceva profondamente”.
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