Ogni genere è contraddistinto da un colore, in modo da poterli riconoscere più facilmente. Se vi piace un libro in particolare, controllatene anche l'autore, potreste trovare altre opere interessanti!!!

lunedì 18 gennaio 2016

LA BARA D'ARGENTO





TITOLO: LA BARA D’ARGENTO

AUTORE: Ellis Peters

CASA EDITRICE: Tea

N. PAGINE: 193

VALUTAZIONE: 3/4




Consigliato a chi ha voglia di leggere un giallo storico ambientato nel Medioevo, con un  protagonista molto particolare. Poca azione ma molto ingegno!”

TRAMA:Nella serena atmosfera di un monastero inglese, un monaco sta accudendo le sue piante medicinali. È fratello Cadfael, un tempo marinaio, poi crociato, ora padre erborista dell'abbazia benedettina di Shrewsbury. Mite, paziente, devoto; un sant'uomo, con una particolarità: è il più grande detective che le cronache medievali ricordino. Il possesso delle reliquie di santa Wìnifred ha scatenato una controversia fra i monaci di Shrewsbury e gli abitanti di un pacifico borgo del Galles. Dopo le trattative, e le minacce, a complicare le cose viene scoperto il cadavere di Rhisiart, il principale oppositore dei monaci. Sulla piccola ma combattiva comunità sembra abbattersi la maledizione della santa. Ma fratello Cadfael non si accontenta delle apparenze e riuscirà a far luce su un caso complicato.


RECENSIONE:"La bara d'argento" è il primo libro della lunga serie delle "Indagini di fratello Cadfael" scritti da Ellis Peters. I romanzi sono ambientati nell'Inghilterra dell'anno Mille e sono stati pubblicati fra gli anni '70 e '90. La serie vede come protagonista il fratello Cadfael, un monaco che risulta subito essere fuori dal comune. Cadfael vive nell'abbazia di Shrewsbury, in Inghilterra, con la mansione di erborista, ma il suo passato, prima di diventare monaco, ci racconta molto di lui. Cadfael è stato marinaio e poi crociato, e prima di entrare in monastero ha frequentato diverse donne. La sua tranquilla vita viene radicalmente cambiata quando in l'abbazia, ed in particolare il priore Robert, decidono che è giunta l'ora che i resti di qualche santo giungano nella dimora per accrescerne il prestigio. La scelta, dopo vari episodi dubbi, ricade su Santa Winifred, una santa gallese praticamente dimenticata e così i fratelli, incluso il nostro protagonista, partono per il Galles alla ricerca delle reliquie. Le cose non vanno proprio come aveva previsto il priore e addirittura "ci scappa il morto". Fratello Cadfael dovrà ingegnarsi per risolvere questo caso. Per essere il primo della serie e quindi risalire agli anni '70, posso dire che la Peters ha fatto un buon lavoro. Poca azione ma molto ingegno caratterizzano lo stile dell'autrice che è riuscita a crearsi un buon seguito visto che la serie è composta da circa una ventina di libri. Fratello Cadfael è uno di quei personaggi a cui ci si può facilmente affezionare e che con il suo comportamento "un po’ sopra le righe" prospetta molte altri casi intriganti ed interessanti! Lo consiglio agli appassionati del genere con la consapevolezza che poca azione ma molto ingegno "condiscono" queste pagine e che la Peters ci racconta anche un po’ gli usi e i costumi del tempo senza tralasciare le ambiguità della chiesa.

lunedì 11 gennaio 2016

TE LO DICO SOTTOVOCE




TITOLO: TE LO DICO SOTTOVOCE

AUTORE: Lucrezia Scali

CASA EDITRICE: Newton Compton

N. PAGINE: 288

VALUTAZIONE: 3/4



Consigliato a chi ha voglia di leggere un esordio italiano nel mondo della letteratura rosa che però oltre alla leggerezza..ci racconta l’amore per gli animali”.

TRAMA:Mia ha trent’anni, un passato che preferisce non ricordare e una famiglia da cui cerca di tenersi alla larga. Meglio stare lontano dalle frecciatine della sorella e da una madre invadente che le organizza appuntamenti al buio… Di notte sogna il principe azzurro, ma la mattina si sveglia accanto a Bubu, un meticcio con le orecchie cadenti e il pelo morbido. La sua passione sono gli animali e infatti, oltre a gestire una delle cliniche veterinarie più conosciute di Torino, Mia sta per realizzare un progetto a cui tiene moltissimo: restituire il sorriso ai bambini in ospedale attraverso la pet therapy. Il grande amore romantico, però, non sembra proprio voler arrivare nella sua vita. O almeno, così pensa Mia, prima di conoscere Alberto, un medico affascinante, e Diego, un ragazzo sfuggente che si è appena trasferito a Torino dalla Puglia. Cupido sta finalmente per scagliare la sua freccia: riuscirà a colpire la persona giusta per il cuore di Mia?


RECENSIONE:Il primo libro di Lucrezia Scali ha spopolato su internet e da gennaio è anche disponibile in versione cartacea. La curiosità verso una nuova autrice italiana che entra nel mondo della letteratura rosa mi ha portato alla lettura di questo libro. “Te lo dico sottovoce” è sicuramente una sorpresa e colpisce soprattutto la sua protagonista. Mia è una veterinaria trentenne che pur essendo realizzata sul lavoro, non riesce a trovare l’amore. Un nuovo progetto sta per partire e Mia è sempre più felice perché porterà la pet therapy negli ospedali, per poter aiutare i bambini a guarire e sul suo cammino incontrerà il dottore Alberto. Dall’altro lato continua la sua collaborazione con la polizia e sulla sua strada, anzi davanti casa, si troverà il poliziotto Diego appena arrivo per affiancarla in alcuni casi. Chi dei due conquisterà il cuore della nostra veterinaria? Quello che più mi ha colpito è il carattere e la determinazione di Mia e l’amore per gli animali che l’autrice fra proprio respirare fra le pagine di questo libro. Di contro posso dire di aver trovare in alcune parti un po’ di inesperienza dell’autrice ma che comunque sono sicura che dopo questo primo libro riuscirà a colmare rendendo il suo stile più forte e deciso. Le faccio i complimenti per la scelta delle tematiche che pur essendo importanti rendono comunque la lettura piacevole e scorrevole animando sempre più il lettore..per scoprire come andrà a finire… Quindi buoni i temi e la trama meno lo stile!

POESIE D'AMORE





TITOLO: POESIE D’AMORE

AUTORE: Thomas Hardy

CASA EDITRICE: Passigli

N. PAGINE: 107

VALUTAZIONE: 4/5




Consigliato a chi ha voglia di leggere l’amore di un uomo che non può più rimediare ma che è consapevole di quello che ha perso”.

TRAMA:Scriveva Eugenio Montale che "il caso di Hardy è piuttosto raro", perché "non si ha notizia di un prosatore-pensatore che, su altro registro, sia stato tanto poeta-poeta". E in effetti il grande narratore inglese (1840-1928), giustamente famoso per i suoi romanzi (fra i quali "Tess dei d'Urberville" e "Giuda l'oscuro") e i suoi racconti, è stato anche grande poeta e la sua poesia ha avuto un ruolo di primo piano nella formazione di altri grandi poeti di lingua inglese, come Robert Graves, Phiip Larkin, Dylan Thomas e gli stessi Pound e Auden, che ebbe a dire di non poter "scrivere liberamente su Hardy perché una volta ero innamorato di lui", definendolo "mio padre poetico"; e non c'è bisogno di ricordare che questo debito poetico lo confessava apertamente lo stesso Eugenio Montale per i suoi "Xenia" pubblicati nella raccolta "Satura", e che di lui scrisse ancora che sull'importanza della "sua poesia d'amore tutti sembrano concordi. Le liriche in memoria della sua prima moglie sono una delle vette della poesia moderna, e non di quella poesia vittoriana alla quale si sarebbe tentati di ascrivere un poeta già operante nel 1870". Un'ampia selezione di questa sua poesia d'amore viene qui proposta da un suo autorevole specialista, poeta e traduttore, G. Singh, che già ha curato per la Passigli Editori una scelta dal suo vasto poema drammatico "I dinasti".


RECENSIONE:Ti ritrovi a leggere una raccolta di poesie d’amore e prima di cominciare pensi: parleranno di passione, di amori non corrisposti, di disperazione, di giovani amori o di amori platonici? Ma quando apri la raccolta di “Poesia d’amore” di Thomas Hardy, quello che ti ritrovi davanti ti spiazza. La penna che le ha composte aveva ben 72 anni ed era una delle poche capaci sia di essere romanziere e poeta; siamo negli anni 1913-1914. Un uomo che dopo la morte della moglie, dopo una vita spesa insieme, è “mangiato” dal rimorso, il rimorso di una vita non vissuta come si doveva. Infatti la coppia, dopo la felicità dei primi anni, si era ritrovata a vivere in contrasto continuo lasciando entrambi con l’amaro in bocca. Una poesia più sentita dell’altra, un uomo che vive nel rimorso e ben consapevole che quel che è stato non tornerà: “Quando sarai morto e giacerai non differenziato da me, come adesso, ma di nuovo accanto a me, sarai freddo come prima quando vivevamo insieme?”. Con un realismo disarmante l’autore ci stupisce “Oh tu non potevi immaginare che la tua dipartita così istantanea, che nessuno poteva prevedere – nemmeno io – mi avrebbe ridotto così”. Hardy mi ha emozionato e mi ha ricordato l’importanza di viversi l’oggi perché domani non si ripeterà. Lo consiglio, buona lettura! 

lunedì 4 gennaio 2016

SE TU FOSSI NEVE





TITOLO: SE TU FOSSI NEVE

AUTORE: Eleonora Sottile

CASA EDITRICE: Giunti

N. PAGINE: 182

VALUTAZIONE: 2/3




Consigliato a chi ha voglia di leggere un libro che personalmente non mi ha colpito. Tre protagonisti, diversi fra loro, che si trovano davanti la tempesta perfetta”.

TRAMA:I fiocchi di neve quando si formano sono tutti uguali, ma quando poi cadono e si posano per terra sono uno diverso dall'altro, perché diversa è stata la loro vita di turbolenze e umidità. Così è probabile che i fiocchi di neve abbiano a che fare con noi molto più di quanto crediamo. Da due anni Jason disegna tutte le persone che incontra a New York, è una specie di progetto, o forse un metodo di ricerca. Deve ritrovare a tutti i costi la ragazza che lo ha fatto innamorare. L'ha vista soltanto una volta per due minuti, ferma di spalle, durante un flashmob di Charlie Todd in Grand Central, poi l'ha persa tra la folla. Zadie ha dodici anni, un manuale di sopravvivenza e una bussola. Mangia gallette, studia mappe e vuole andare al Polo Sud come Amundsen e Scott. Per allenarsi al freddo si immerge nell'acqua gelida della vasca da bagno tra cubetti di ghiaccio. Alice è arrivata a Manhattan dall'Italia. Sta scappando da due fidanzati, gemelli omozigoti, e dal capo, che la vuole licenziare, e spera che a New York sarà felice come Neil Armstrong quando ha messo il primo piede sulla Luna. Al momento però si sente più come uno di quegli astronauti che restano a beccheggiare in eterno nello Spazio, incapaci di tornare sulla Terra, di mandare messaggi o di volare verso altri pianeti. Sulla città si scatena la Tempesta Perfetta, la neve non smette di cadere, il vento soffia sempre più forte, i grattacieli e le strade restano al buio per un blackout. È a quel punto che i destini dei tre personaggi si intrecciano..


RECENSIONE:Cosa caratterizza un fiocco di neve? La sua unicità, ognuno è diverso dall'altro e in questo libro della Sottile, i tre protagonisti non hanno davvero niente in comune. Jason è innamorato di una ragazza da due anni, l'ha incontrata una sola volta e di spalle durante un flash mob di Charlie Todd in Grand Central a New York e da quel momento "la Ragazza col Cappello da Fantino" è diventata la sua ossessione e da quel giorno non ha mai smesso di cercarla. Zadie ha dodici anni, è orfana e vive con la zia nell'appartamento accanto a Jason. Il suo sogno è diventare un'esploratrice del Polo Sud e per questo ogni giorno si allena nella vasca da bagno per provare la sua resistenza al freddo. Alice, vive in Italia, per fuggire dal lavoro e da due ex fidanzati (gemelli omozigoti) decide di andare a trovare due suoi amici a New York. La vita ed il destino dei tre, così diversi fra loro, si incontrerà durante la tempesta perfetta che sta per invadere la città. È il primo libro che leggo dell'autrice che da molti ha ricevuto buone recensioni. Personalmente non mi ha colpito, ho trovato la storia molto originale ma poco coinvolgente. Mi sono sentita sempre sospesa e mai completamente all'interno del romanzo. Sicuramente lo stile dell'autrice non è male ma per quando riguarda l'empatia, con me non ci è riuscita. Non mi sento di consigliarlo, per me è uno di quei libri che vanno nel dimenticatoi insieme ad altri.

DIARIO PARTIGIANO





TITOLO: DIARIO PARTIGIANO

AUTORE: Ada Gobetti

CASA EDITRICE: Giulio Einaudi

N. PAGINE: 376

VALUTAZIONE: 4/5



Consigliato a chi ha voglia di leggere la storia della resistenza piemontese raccontata da chi l’ha vissuta in prima persona. Consigliato”.

TRAMA:Fu Benedetto Croce che sollecitò Ada Gobetti a raccontare agli amici che cos'era stata nel suo svolgimento quotidiano la lotta di liberazione. Ada così rievoca la sua avventura di madre che va a combattere accanto al figlio Paolo, diciottenne, e ne divide i pericoli e i disagi. Non c'è divario tra la donna che sfida le pattuglie tedesche e la madre in perenne ansia per il figlio. Ada è animata da una passione di libertà, da un bisogno di azione, da una femminile concretezza e semplicità che si ritrovano intatte sulla pagina, in cui affiora anche la sua vena di schietto umorismo. Accanto a lei figure di comandanti, di politici, o di semplici partigiani. Introduzione di Goffredo Fofi.

RECENSIONE:"Per tutto il periodo della lotta clandestina, scrissi ogni sera, su una minuscola agenda, scheletrici appunti in un inglese criptico, quasi cifrato, che mi permettono oggi non solo di ricostruire i fatti, ma anche di rivivere l'atmosfera e lo stato d'animo di quei giorni". Ada Gobetti, con le sue parole, ci racconta com'è nato il suo diario, che ripercorre i fatti tra il 1943 e il 1945. Fu grazie alla curiosità del filosofo Benedetto Croce, amico dell'autrice, che non riusciva a rendersi conto del vero ruolo della Resistenza e della lotta partigiana, che fecero venire in mente, alla Gobetti, l'idea di un libro sulla Resistenza e chi meglio di lei, che l'aveva vissuta in prima persona, poteva colmare le lacune che molti avevano. Ada Gobetti ci racconta i fatti, gli uomini e le donne della Resistenza; un diario con pochissime digressioni e che da spazio a tutti: "E non è un caso se in esso trovano parte, alla pari, tanti personaggi famosi dell'antifascismo, quanto uomini e donne e ragazzi che solo nella Resistenza si misero in luce, operai e contadini e montanari che dopo la Resistenza tornarono in tutta semplicità al loro posto di lavoro". Un diario ricco di storia, di emozioni, di solidarietà..ma non solo. La nostra autrice, nonché protagonista, oltre ad un importante ruolo di collegamento e di divulgazione d’informazioni è soprattutto una madre e una moglie, che vede il suo "piccolo" Paolo e il marito Ettore sfidare ogni giorno i pericoli e le difficoltà che la popolazione del Piemonte stava vivendo in quel tempo. Fra Torino, Meana, la Val di Susa e tutto il circondario, inclusa la Francia, la Resistenza non si fermerà. A piedi, in bicicletta e con mezzi di fortuna, questa parte dell'Italia, raccontata in queste pagine, ci mostra come la speranza non abbia abbandonato il nostro territorio, anche nei periodi più bui e soprattutto la gioia e il sorriso davanti alle piccole vittorie. Molto toccante è quando davanti a un morto, la solidarietà delle donne italiane nei confronti di una madre, anche se nemica, che non rivedrà più il figlio, è molto forte; questo ci fa capire come la guerra è sempre una sconfitta e una sofferenza sia per i vincitori sia per i perdenti. Consiglio questo libro, che risulta adatto anche per i ragazzi delle scuole medie, a tutti. Vi ritroverete narrate le vicende dei famosi, dei meno famosi e degli sconosciuti, che messi insieme "sono i nostri".

"Non piangetemi, non chiamatemi povero. Muoio per aver servito un'idea".

Buona lettura!!!