Ogni genere è contraddistinto da un colore, in modo da poterli riconoscere più facilmente. Se vi piace un libro in particolare, controllatene anche l'autore, potreste trovare altre opere interessanti!!!

martedì 29 marzo 2016

MOLTO RUMORE PER NULLA





TITOLO: MOLTO RUMORE PER NULLA

AUTORE: Shakespeare

CASA EDITRICE: Tascabili economici Newton

N. PAGINE: 97

VALUTAZIONE: 4



Consigliato a chi ha voglia di leggere un’opera teatrale in cui più che la trama spiccano i protagonisti. Uno Shakespeare per tutti!”.

TRAMA:Esemplare commedia degli equivoci o romantica satira sull'amore e i suoi malintesi? Sullo sfondo assolato di Messina si intrecciano passioni, giochi, intrighi, errori e farse in un perfetto spaccato sull'animo umano. Ma qui il genio di Shakespeare si esprime soprattutto nella brillantezza dei dialoghi, negli scambi feroci e arguti, nella vivacità delle sue battute taglienti, a eterna dimostrazione che può più la parola della spada.

RECENSIONE:“Molto rumore per nulla” è un’opera di Shakespeare che non conoscevo, ma dopo averla trovata più volte rammentata in altri libri, non ho resistito e curiosa, come solo una donna può esserlo, l’ho presa in biblioteca, l’ho letta e posso confermare di aver fatto bene. “Molto rumore per nulla” è una commedia romantica in cinque atti. I personaggi non sono pochi, ma sono facilmente riconoscibili. Shakespeare in meno di cento pagine, presenta una commedia che se sotto molti punti di vista è prevedibile, trova la sua peculiarità non tanto nella trama, ma nei singoli personaggi. Siamo a Messina e due sono le storie che s’intrecciano. Da una parte, il colpo di fulmine fra Ero e Claudio e dall'altro l’amore litigarello fra Beatrice e Benedetto. Ma l’happy end si dovrà scontrare con la calunnia e l’inganno dell’uomo che con il suo zampino cerca di trasformare una commedia in una tragedia. Se, come dicevo, la storia può sembrare davvero molto banale e prevedibile, i singoli protagonisti di certo non lo sono. Fra i miei preferiti spicca Beatrice, cugina di Ero, che rappresenta, considerato che la commedia è stata pubblicata a fine 1500, una femminista vera e propria. Una donna che difende la cugina, risponde per le rime e soprattutto è consapevole della sua posizione “Non posso diventare uomo solo perché lo desidero, e allora morirò donna perché soffro”. Una donna però che davanti all’amore e al valore dell’altro riesce, anche se non con semplicità, a riconoscerlo e a ricambiarlo. Una menzione la devono avere anche Carruba, capoguardia della ronda notturna e il suo vice Sorba. Con la loro inettitudine non possono non rimanere simpatici al lettore. L’intento di Shakespeare è molto chiaro, ovvero quello di rappresentare l’inefficienza della giustizia. Uno Shakespeare che consiglio a tutti, si legge velocemente e per gli amanti dell’autore è imperdibile. Vi lascio con questa frase:

“non si apprezza il valore di quel che abbiamo mentre ne godiamo, ma appena lo perdiamo e ci manca, lo sopravvalutiamo, e gli troviamo il pregio che il possesso rendeva invisibile, fino a che era nostro”. Sante parole! Buona lettura! 

mercoledì 23 marzo 2016

FINE






TITOLO: FINE

AUTORE: Fernanda Torres

CASA EDITRICE: Einaudi

N. PAGINE: 194

VALUTAZIONE: 3




Consigliato a chi ha voglia di leggere un esordio, in cui cinque amici di lunga data raccontano la loro fine. Non è un romanzo per tutti. Un libro tragico, reale e amaro”.

TRAMA:Álavaro, Sílvio, Ribeiro, Neto e Ciro. Cinque uomini della stessa generazione, cinque amici di lunga data che hanno vissuto l'epoca d'oro di Copacabana: la liberazione sessuale che regnava su una città edonista, l'esplosione della bossa nova, la vita come un'ininterrotta festa in spiaggia. Ma nulla dura per sempre: e così arrivano i tentativi di costruire una famiglia, i piccoli tradimenti, la solitudine. C'è chi viene lasciato dalla moglie perché si è arreso e ha rinunciato a vivere e chi invece si aggrappa a ogni eccesso. C'è chi ha tradito e chi è stato tradito. Ognuno dei protagonisti illumina con la sua storia un frammento dell'universo maschile: ne viene fuori un ritratto spietato, senza indulgenze, ma allo stesso tempo umanissimo, che solo una donna poteva dipingere. Con i suoi cinque ritratti incrociati, e Rio de Janeiro come sesto personaggio, Fine è un decamerone tragico e esilarante.

RECENSIONE:L'attrice brasiliana Fernanda Torres per la prima volta si cimenta nella scrittura. "Fine" è il suo primo romanzo, ambientato nella sua città, Rio de Janeiro. Cinque amici di lunga data sono i protagonisti. Troviamo Alvaro l'impotente, Neto il monogamo, Ribeiro sempre a caccia di vergini, Silvio il trasgressivo e Ciro l'infedele. Cinque amici che arrivano alla fine e riflettono sulla vita. La Torres divide il romanzo in sei capitoli, dedicando i primi cinque a ogni protagonista. I capitoli sono brevi, legati gli uni agli altri e vanno a toccare l'intimità dei personaggi. Ognuno di loro ha affrontato la vita come meglio credeva, arrivando alla fine e tirando le somme e ricevendo il giusto trattamento per le azioni compiute. Impossibile non far partecipare anche le varie moglie e figli a questo resoconto. La fine ci mostra i risultati. La Torres utilizza un linguaggio schietto, spicciolo. Mostra una società insoddisfatta, anche nel pieno degli eccessi, sempre incompleta. Alla ricerca di qualcosa che inevitabilmente porta verso il tramonto. Con la domanda che aleggia nell'aria "Chi sarà il prossimo?". Un libro che non lascia soddisfatti, che mi ha fatto storcere il naso e la bocca più volte. Non per il modo di scrivere, ma per la realtà che rappresenta. Uno scorcio sul mondo maschile che fa male. Su vite portate all'estremo oppure vissute in maniera apatica. In entrambi i casi, il risultato cambia poco, e l'amarezza resta. La Torres, si è scelta un argomento davvero molto forte. Ha deciso di scrivere sugli uomini e su come affrontano la loro fine, andando a scovare vite che rappresentano in alcuni casi gli estremi della società. Ce ne lascia un'immagine non molto ottimistica. La sua scrittura per tratti ancora acerba mostra però un buono stile. E' diretta, spietata, maschile e riflessiva.
"Non faccio la raccolta differenziata, non riciclo niente, butto le cicche nel gabinetto, faccio lunghe docce calde e lascio il rubinetto aperto per lavarmi i denti. Chi se ne frega dell'umanità. Tanto non sarò qui a vederne la fine".

È una lettura che non consiglierei a tutti. Non è un racconto, è un romanzo diviso in più parti. Un libro tragico, reale e diretto. Buona lettura!

giovedì 17 marzo 2016

TRILOGIA NEW YORK DI CASSANDRA ROCCA












TITOLO:TUTTA COLPA DI NEW YORK – UNA NOTTE D’AMORE A NEW YORK – MI SPOSO A NEW YORK

AUTORE: Cassandra Rocca

CASA EDITRICE: Newton Compton

N. PAGINE: 288 – 288 - 317

VALUTAZIONE: 3/4

Consigliato a chi ha voglia di leggere una serie molto carina, ambientata nella Grande Mela, in cui personaggi con caratteri diversi animeranno queste pagine. Ideale per inguaribili romantiche”.

TRAMA:Primo libro: Fare un regalo non è sempre facile. Lo sa bene la giovane Clover O’Brian, che in qualità di personal shopper aiuta i suoi clienti nell’ardua impresa di scovare doni speciali. Natale è alle porte, New York è in fermento e Clover, da sempre innamorata dell’atmosfera natalizia, si gode il periodo dell’anno che preferisce. Cade Harrison è un uomo molto fortunato. È un attore di Hollywood bello, ricco, famoso e amato. Anche il successo, però, ha i suoi lati negativi: appena uscito da una relazione disastrosa con una collega, Cade sente il bisogno di rifugiarsi in un luogo poco frequentato dalle star, lontano da occhi indiscreti e soprattutto dai paparazzi! E allora accetta volentieri di trascorrere le feste a New York, nella casa che gli presta un amico. Ma il caso vuole che la villetta in questione si trovi proprio di fronte a quella dove vive Clover che, fino a quel momento, gli attori hollywoodiani li ha visti solo sul grande schermo. E così due vite, apparentemente inconciliabili, inciamperanno l’una nell’altra nel periodo più romantico dell’anno. Basterà la magia del Natale a far scoccare la scintilla?
Secondo libro: Esisterà una regola scritta per trovare l’anima gemella? O è meglio affidarsi al destino? Zoe Mathison non sa più cosa pensare... né cosa tentare! Stanca di collezionare relazioni inutili con uomini inadatti, e di sentirsi definire bella ma superficiale, ha deciso: troverà un uomo che sappia apprezzarla. Ma la ricerca sembra più complicata del previsto e tante coppiette felici attorno a lei non fanno che deprimerla, trasformando il suo desiderio in un’ossessione. Eric Morgan è arrivato al limite. Innamorato senza speranza di una donna che lo considera quasi un orsacchiotto portafortuna, non sopporta più di vedere le sue speranze infrangersi ogni volta si presentino i pettorali scolpiti del macho di turno. E quando all’orizzonte spunta una nuova ragazza, determinata a conquistarlo, non gli resta che prendere una decisione e voltare pagina, una volta per tutte. Anche se questo significa perdere una parte di sé... In una romantica New York colorata di rosso, esilaranti disavventure e spassosi malintesi faranno da cornice allo scoccare di una inaspettata e provocante freccia di Cupido!
Terzo libro: È possibile rinunciare per sempre a un sogno? Liberty Allen non ha dubbi: la risposta è sì. Dopo aver provato il dolore cocente di continue delusioni, ha deciso di trasformarsi in una donna razionale e controllata, ben lontana dalla ragazzina romantica e affamata d’affetto che era in passato. Adesso è serena, ha un lavoro soddisfacente ed è in procinto di sposarsi con un uomo perfetto, o almeno è quello che crede. Ha detto addio a tutto ciò che può incrinare la sua determinazione: i legami troppo profondi, le emozioni incontrollabili, il romanticismo. E il cibo, che per tanti anni è stato per lei un surrogato dell’amore. Ma quando Zack Sullivan riappare nella sua vita, ogni certezza inizia a vacillare. Perché Zack rappresenta tutto ciò che lei vuole evitare: è diventato un pasticciere di successo, è peccaminosamente attraente ed è determinato a riportare alla luce la Liberty di un tempo…


RECENSIONE:Ho deciso di recensire questi tre libri insieme perché, giunta alla fine, mi son resa conta che l’autrice già dal primo libro, aveva ben chiara la serie e i suoi protagonisti. Ho scoperto che ci sono anche due mini libri disponibili solo in e-book che però non ho letto. La serie è ambientata a New York, e i protagonisti principali lavorano da Giftland, che come dice la parola, è un negozio che offre regali di vario genere. Cassandra Rocca con questa trilogia ci mostra tre storie d’amore che fanno parte dei sogni di noi romantiche. La prima storia vede coinvolti Clover, personal shopper, e Cade, star di fama internazionale (chi di noi non ha sognato un amore così); la seconda storia vede invece coinvolti Eric e Zoe, migliori amici da una vita ed entrambi, con mansioni diverse, operativi da Gifland. Anche in questo caso, un amico innamorato perso della bella di turno, che però non riesce ad uscire dalle retrovie. Terza storia, riguarda invece la rigida e fredda proprietaria di Gifland, Liberty, che a causa di una delusione giovanile si è trasformata nella regina delle nevi, ovviamente sulla via di un matrimonio un po’ freddino, le metterà i “bastoni fra le ruote”, proprio quell’amore giovanile, di nome Zack, che oggi è un giovane papà, diventato uno dei pasticceri più famosi di New York. Tre storie che comunque rimangono sempre collegate fra loro, dove i vari protagonisti non ci abbandonano anzi si espongono sempre di più in prima persona, andando a delineare caratteri sempre più differenti e particolari. La trilogia si legge molto bene e velocemente. È pura letteratura rosa, che è ideale per staccare dalla routine e poter sognare. Il lieto fine è d’obbligo! Buona lettura!

venerdì 11 marzo 2016

LA LIBRAIA





TITOLO: LA LIBRAIA

AUTORE: Fulvia Degl’Innocenti

CASA EDITRICE: San Paolo

N. PAGINE: 210

VALUTAZIONE: 4



Consigliato a chi ha voglia di leggere un libro adatto ai ragazzi ma che farebbe bene anche agli adulti”.

TRAMA:Il mondo dei libri raccontato attraverso gli occhi di una ragazza particolare. È sera. Una giovane donna di nome Lia ha appena chiuso la saracinesca di una piccola libreria e si trattiene al suo interno. Passa in rassegna i suoi libri, fino a che uno in particolare la riporta con la memoria a quando aveva 11 anni, alla notte in cui aveva deciso di scappare dalla casa dei genitori affidatari. Da qui in poi si dipana la storia di Lia, una ragazza ribelle dalla vita complicata. Sarà l'incontro con una misteriosa libraia e con i libri a trasformare la sua vita... Età di lettura: da 12 anni.

RECENSIONE:Spesso può capitare di prendere un libro con leggerezza e poi doversi ricredere. Avevo scelto "La libraia" perché dopo una lettura più impegnativa avevo bisogno di qualcosa di leggerino e, la copertina tutta colorata, piena di libri con una ragazza in relax, con un libro in mano, mi sembrava proprio la scelta giusta. Sono bastate poche pagine per smentirmi. Il libro inizia in una libreria, ma già dopo sei pagine siamo subito in fuga. La protagonista è Lia, una ragazza bella, ribelle e mai soddisfatta. Con una madre che non è mai riuscita a prendersi cura di lei, si ritrova a crescere in una comunità per minori, saltando da una famiglia affidataria all'altra. Un carattere all'apparenza forte, indipendente e ribelle ma che invece nasconde molto altro.  "La stella polare" è per lei e per molti bambini e ragazzini un rifugio, che permette a loro, che non hanno avuto la fortuna di avere una famiglia accanto, di sentirsi almeno al sicuro. Fulvia Degl'Innocenti è una giornalista che lavora nelle testate della "Periodici San Paolo" e scrive soprattutto sui ragazzi e, infatti, questo piccolo libro di 210 pagine è dedicato soprattutto a loro. Pur non essendo più una ragazza, ho trovato questo libro molto toccante e purtroppo reale. Giovani e bambini lasciati in balia del loro destino, che pur non sapendolo, e dimostrando soprattutto il contrario, sono alla ricerca della loro ancora di salvezza. Di qualcuno che creda in loro e che li aiuti a seguire la strada giusta. Con uno stile semplice, diretto e non infantile, la Degl'Innocenti ci racconta un mondo molto vicino. Bastano poche ore alla lettura di queste pagine, ma quello che ne rimane nella nostra mente è molto e vale questo piccolo sforzo. "E lui, il tempo, sa fare benissimo il suo mestiere: va avanti inesorabile sia che tu lo utilizzi sia che tu lo sprechi". Buona lettura!

LA DONNA DEL TENENTE FRANCESE




TITOLO: LA DONNA DEL TENENTE FRANCESE

AUTORE: John Fowles

CASA EDITRICE: Oscar Mondadori

N. PAGINE: 511

VALUTAZIONE: 3



Consigliato a chi ha voglia di leggere un romanzo sperimentale, completamente nuovo nel suo genere ma che personalmente non ho molto aprrezzato”.

TRAMA:Sola, all'estremità di un molo battuto dalle tempeste, Sarah Woodruff fissa muta il mare sul quale è scomparso il tenente francese, che tutti dicono essere stato il suo amante. Condannata dall'opinione pubblica, incompresa anche da chi le sta vicino, la giovane, figura tragica e ambigua, nasconde in realtà un impenetrabile segreto, una incontenibile passione e un'ansia di libertà capace di travolgere tutte le ferree regole della morale vittoriana. Vittima, ma allo stesso tempo complice, di questa ribellione è Charles Smithson, un ricco paleontologo dilettante, che solo nell'abbandonarsi ciecamente all'amore troverà una ragione di vita. Pubblicato nel 1969 e ambientato un secolo prima, "La donna del tenente francese" fonde mirabilmente ironia e sentimento, attenzione alla cultura dell'epoca e un disincantato cinismo. Un racconto romantico e sovversivo in cui John Fowles sperimenta le modalità di una scrittura postmoderna, a cavallo tra passato e presente, tra echi dei grandi poeti dell'Ottocento e citazioni di Darwin, con un finale assolutamente sorprendente: una delle opere più interessanti della narrativa inglese contemporanea in cui si ritrovano inscindibilmente uniti il fascino del sogno e il disincanto della realtà.

RECENSIONE:John Fowles nel 1969 pubblicò “La donna del tenente francese”, con l’intento di creare un romanzo sperimentale. Il libro è ambientato in Inghilterra, un secolo prima della sua pubblicazione. Gran parte del romanzo si svolge a Lyme, dove i nostri protagonisti s’incontrano. Lei è Sarah Woodruff, meglio conosciuta come la donna del tenente francese, una signorina emarginata dalla società (detta anche la donna scarlatta di Lyme); lui è Charles Smithson, gentiluomo in attesa di eredità, paleontologo (molto dilettante), fidanzato con una ragazza borghese molto ricca. Fowles con questo romanzo decide di sperimentare qualcosa di nuovo e che personalmente è la prima volta (e spero ultima) che mi trovo a leggere. Questo è, almeno per quanto riguarda quest’opera, un autore che o si ama (per la sua genialità) oppure si odia (per la sua invadenza). La sua innovazione è legata al ruolo particolare del narratore e al suo continuo andare dal passato al presente. Per presente intendo proprio la sua epoca. Un narratore perennemente presente e che molte volte ho trovato invadente, che mette in secondo piano i suoi protagonisti e soprattutto che si perde in delle digressioni che hanno reso queste oltre cinquecento pagine un po’ pesanti. Fowles dirige i suoi protagonisti ma li lascia anche liberi di decidere il “proprio futuro”. “ho già concitato sulla libertà che bisogna concedere ai propri personaggi”. Un romanzo diverso che mi sento di consigliare a chi voglia leggere uno stile diverso, nato da un’idea innovativa, ma che in quanto a storia in se lascia molto perplessi. Il finale non potrà passare indifferente per l’idea ma non certo per il piacere. La mia curiosità mi ha spinto a vedere anche l’omino film con Meryl Streep e Jeremy Irons. Il regista per ovviare alle difficoltà di Fowles, ha creato un qualcosa di nuova che però non stona tantissimo con il romanzo. Una delle poche volte in cui ho preferito il film al libro.

Buona lettura!

martedì 8 marzo 2016

FIORE DI FULMINE





TITOLO: FIORE DI FULMINE

AUTORE: Vanessa Roggeri

CASA EDITRICE: Garzanti

N. PAGINE: 280

VALUTAZIONE: 5




Consigliato a chi ha voglia di leggere una storia dal sapore italiano, in cui il dolore sarà tanto ma la speranza non verrà mai meno. Lo consiglio, è diventato uno dei miei libri preferiti. Più che una grande storia d'amore, è una storia sulla forza delle donne e su tutti i tipi di amore”.

TRAMA:È quasi sera quando all'improvviso il cielo si fa livido. Eppure la piccola Nora, undici anni e il coraggio più scellerato che la gente di Monte Narba abbia mai conosciuto, non ha intenzione di mettersi al riparo. Nora vuole sfidare il vento e correre sulla cima della collina. E' appena arrivata sotto una grande quercia quando un fulmine la colpisce sbalzandola lontano, esanime. Nora riapre i suoi enormi occhi verdi, torna alla vita. Il fulmine le ha lasciato il segno di un fiore rosso sulla pelle bianca e la capacità di vedere quello che gli altri non vedono. Nella sua famiglia nessuno la riconosce più. C'è un nome per quelle come lei, "bidemortos", coloro che vedono i morti, e tutti ne hanno paura. Nel piccolo paese non c'è più posto per lei. La sua nuova casa è Cagliari, in un istituto per orfanelle, dove Nora chiude la sua anima in un guscio di dolore, mentre aspetta che qualcuno venga a prenderla.


RECENSIONE: Finito di leggere “Fiore di fulmine” il primo pensiero è stato quello di ringraziare il destino o meglio la biblioteca per avermelo fatto trovare. Questo è uno di quei romanzi che quando lo termini, il sorriso non riesce ad andare via dal viso e la tentazione di tornare a rileggere qualche passaggio è troppo forte e invitante per resistere. “Fiore di fulmine” racconta la storia di Nora Musa, ragazzina sarda di undici anni che un giorno viene colpita da un fulmine e dopo essere “ritornata dagli inferi” diventa una bidemortos, in altre parole è capace di vedere i morti (difficile non pensare subito al film “Il sesto senso”). Il potere di Nora spaventa e viene allontana dalla famiglia e da qui inizia il suo percorso che gli farà conoscere la viscontessa donna Trinez. Dietro alla copertina del libro c’è scritta una frase che mi ha molto colpita e che per me rappresenta molto bene questo libro. La frase dice “Un inno alla solidarietà femminile”. La Roggeri crea dei personaggi femminili davvero ben definiti e profondi. Con uno stile che mi ha incantato, l’autrice mi ha portato prima all’interno del mondo delle miniere sarde, per poi andare oltre e conoscere un mondo da cui è difficile non rimanerne incantati e dove niente è come sembra. Con descrizioni dettagliate, ma mai pesanti, sarà difficile non immergersi in questa storia dal sapore italiano. Una storia in cui la sofferenza è palpabile, in cui la speranza viene meno ma che poi pagina dopo pagina ritorna più forte e prepotente di prima. “”Ti prego, non mentirmi: è doloroso morire?”...Nora rinnovò la stretta e si sporse lievemente in avanti per rispondere. “Vi assicuro che certe volte vivere fa molto più male””. Affascinante è anche la figura di Giaime Alagon. Un alone di mistero ruoterà intorno ai nostri protagonisti e le loro azioni non saranno mai così limpide come invece vorrebbero sembrare. Un’autrice che continuerò a seguire e di cui a breve leggerò anche il suo primo romanzo visto che questo mi ha completamente conquistato. Lo consiglio vivamente. Buona lettura!!

sabato 5 marzo 2016

LE RELAZIONI PERICOLOSE




TITOLO: LE RELAZIONI PERICOLOSE

AUTORE: P.-A.-F- Choderlos De Laclos

CASA EDITRICE: Feltrinelli

N. PAGINE: 373

VALUTAZIONE: 4



Consigliato a chi ha voglia di leggere un classico raccontato  in forma epistolare in cui la società francese, del Settecento, si mostra al suo peggio!”.

TRAMA:Romanzo epistolare lucido e amaro, altamente drammatico, implacabile atto d'accusa contro i costumi della nobiltà cortigiana, il libro suscitò grande scandalo nella Francia del XVIII secolo. Laclos presenta il quadro realistico di una società moralmente dissoluta e crudele attraverso gli intrighi intessuti da due libertini senza scrupoli - un visconte e una marchesa - per giungere, attraverso il raggiro e senza la minima cura per l'altrui rovina, all'autentico possesso, fisico e morale, di altri esseri gravitanti attorno al loro mondo.


RECENSIONE:“Le relazioni pericolose” è stato pubblicato per la prima volta nel 1782 e se il libro può far ancora scandalizzare, mi posso immaginare cosa può aver suscitato al tempo della sua prima edizione. Il libro, infatti, fu bandito e messo sotto accusa. Ambientato a Parigi, nel tempo coevo alla sua pubblicazione (in un 17.. non specificato), il romanzo ci racconta di come non c’è niente di più pericoloso, di una donna rancorosa in cerca di vendetta. Due sono i burattinai e molte le loro marionette. Tutto nasce dalla sete di vendetta della Marchesa di Merteuil che per vendicarsi di un ex amante, decide di chiedere la collaborazione del libertino Visconte di Valmont. Per vendicarsi, il piano è tessuto intorno ad una tela che implicata la presenza di molte persone, che loro malgrado, si ritroveranno coinvolte in un giro di relazioni pericolose. Tra loro spicca l’ingenua Cécile, quindicenne appena uscita dal convento, il cavalier Danceny, innamorato inesperto e la pura presidentessa di Tourvel. Il libro è una raccolta epistolare che coinvolge la corrispondenza tra i nostri personaggi. Dubbia è la provenienza di queste lettere, l’editore ne vede difficilmente possibile la veridicità. Lo stile dell’autore non ti permette di “entrare” nel romanzo ma ti fa vivere qualcosa d’insolito. Il lettore diventa lo spettatore di questo teatrino, in cui i burattinai manovrano le loro marionette e gli fanno fare quello che vogliono.  Laclos è davvero molto critico nei confronti della sua società. I suoi due burattinai sono meschini, insensibili, rancorosi e privi di emozioni pure. Non si fermeranno davanti a niente e nessuno, neanche all’ingenuità di una ragazzina il cui unico torto è stato quello di fidarsi delle persone sbagliate. Un libro che non può lasciare indifferenti, in cui gli intrighi, le bugie e le cattiverie ci mostrano una società francese dissoluta e peccaminosa. L’unico ostacolo possono essere le 175 lettere che ci sono da leggere per arrivare alla fine. Ho visto anche il film, dove ho potuto apprezzare una Close Glenn e un John Malkovich davvero impeccabili, nei ruoli dei due protagonisti. Lo consiglio vivamente! Buona lettura.