TITOLO: QUANTO
TI HO ODIATO
AUTORE: Kody
Keplinger
CASA
EDITRICE: Newton Compton
N.
PAGINE: 278
VALUTAZIONE: 4
“Consigliato a chi ha voglia di
leggere un libro adatto più ad un
pubblico adolescenziale che però può anche non dispiacere alle più grandi..”.
TRAMA:Bianca
Piper ha diciassette anni, è cinica ma leale e sa benissimo di non essere la
più carina tra le sue amiche. D'altronde sa anche di essere più sveglia e
intelligente rispetto a molte sue coetanee, che si lasciano incantare dal
fascino di ragazzi come Wesley Rush, il più corteggiato e viscido della scuola.
Bianca infatti detesta Wesley. Ma dato che le cose in famiglia non vanno
granché bene e Bianca è alla disperata ricerca di una distrazione, un giorno si
ritrova a baciare proprio Wesley. E... scopre che le piace! Tanto che, sempre
più desiderosa di fuggire dai propri problemi familiari, finisce per farci
sesso e per ricorrere a questo "diversivo" ogni volta che qualcosa va
storto. Ma quando viene fuori che Wesley è bravo ad ascoltare e che anche la
sua, di vita, è più scombinata del previsto, Bianca intuisce che la situazione
le sta sfuggendo di mano e si rende conto con terrore che potrebbe essersi
innamorata proprio del nemico...
RECENSIONE:La
Keplinger ha scritto questo romanzo all’età di 19 anni e proprio la sua età gli
ha permesso di raccontare molto bene l’adolescenza e tutte le difficoltà che si
possono incontrare in quella fase della vita. Lo stile dell’autrice è molto accattivante e se dalla trama può
sembrare un libro un po’ banale, posso dire che personalmente mi sono divertita
molto a seguire la protagonista Bianca. Bianca o meglio la nostra Duff (designated
ugly fat friend) sta affrontando una fase molto difficile ed intensa della sua
vita e l’unica soluzione che trova per “evadere” con la mente è decisamente fuori
dagli schemi. Quello che Bianca non si può aspettare è che forse anche la
persona più superficiale può indossare una maschera per difendersi dagli altri.
“Quanto ti ho odiato” è una lettura “Young Adult” che affronta molti temi
importanti, fra cui il non sentirsi accettati, il rapportarsi a genitori
assenti e le difficoltà degli amori e dell’amicizia. Una storia da cui è stato
tratto il film “A.s.s.o.” uscito nelle nostre sale l’anno scorso e che pur non
avendolo visto, mi è bastato vedere il trailer per capire che forse il regista
non ha letto il libro. Mi sento di consigliarsi ad un pubblico giovanile anche
se può piacere pure alle più grandi.
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